Descrizione
Il Montevertine 2021 di Montevertine è l’etichetta in cui si esprimono al meglio le caratteristiche dell’azienda di Radda in Chianti che è diventata un punto di riferimento per tutti gli amanti del Sangiovese.
Da uve Sangiovese, Canaiolo e Colorino, scelte in maniera attentissima all’interno della proprietà raddese, nasce un vino in cui si mescolano mirabilmente delicatezza e sostanza. Invecchiato per 24 mesi in botti di rovere di Slavonia sorprende per l’immediata facilità di beva nonostante la presenza di un tannino deciso che lascia intravedere un grande potenziale di invecchiamento.
Montevertine è situata nel cuore del Chianti, a metà strada tra Firenze e Siena, precisamente a 3 chilometri a sud di Radda in Chianti.
Sergio Manetti acquistò Montevertine nel 1967 come casa vacanza per la sua famiglia. Manetti piantò subito due ettari di vigneti e costruì una piccola cantina con l’idea di produrre vino per la famiglia e gli amici. La prima annata prodotta e imbottigliata sotto la supervisione di Sergio Manetti risale al 1971 e fu subito chiaro che non sarebbe stato di un vino “solo per gli amici”. Pochi anni dopo Manetti abbandonò la sua attività principale per dedicarsi a quella che era di ventata la sua nuova passione il vino.
Manetti riconobbe fin da subito le potenzialità del sangiovese e a quello dedicò tutti i suoi sforzi. Nel 1981, a causa del rifiuto del Chianti Classico di approvare un vino che fosse fatto di solo sangiovese, Montevertine lasciò il consorzio Chianti Classico, rinunciando quindi alla denominazione. Nonostante la mancanza formale dell’appellativo, Montevertine resta comunque uno dei rari esempi di un vero Chianti Classico.
Gli ultimi anni hanno visto un passaggio generazionale a Montevertine con la scomparsa di Sergio Manetti, Giulio Gambelli (il maestro assaggiatore della tenuta per molti anni e grande conoscitore del vitigno Sangiovese) e, più recentemente, Bruno Bini (il cantiniere). Montevertine è ora nelle mani di Martino Manetti, figlio di Sergio, e Paolo Salvi, allievo di Gambelli. Entrambi proteggono lo stile e alla filosofia dei loro predecessori.
La tenuta si trova ad un’altitudine di 425 metri. Ci sono 18 ettari di vigneti a Montevertine, il 90% dei quali coltivati a uva Sangiovese con i restanti vigneti dedicati a Colorino e Canaiolo.
I vigneti sono divisi in nove parcelle separate. Il vigneto più vecchio, piantato nel 1968 è quello del Pergole Torte. Dopo una raccolta manuale, le uve vengono fatte fermentare in grossi tini di cemento (150 hl) per almeno 25 giorni.
La fermentazione malolattica avviene in cemento, poi il vino viene travasato in botti di rovere di Slavonia che variano in dimensioni da 5, 5 a 18 ettolitri di capacità. La Pergole Torte viene infine travasata in barriques francesi (Alliers) per i sei mesi finali del suo affinamento.