Descrizione
Il cru Arione: il terroir e la sua specificità
Il cru Arione è relativamente recente nell’universo Conterno: l’azienda ha acquisito i vigneti Arione attorno al 2015, in prossimità del celebre Cascina Francia, ampliando il proprio ventaglio espressivo nel territorio di Serralunga d’Alba.
Posizione e esposizione
Situato lungo la dorsale del crinale in Serralunga, Arione è uno dei primi vigneti che incontriamo dirigendoci verso nord-ovest in quella parte di territorio. Le vigne “scendono” su un pendio che in alcuni tratti guarda verso sud-ovest, usufruendo così di buona insolazione. L’altitudine è di circa 400 metri sul livello del mare nei punti alti del sito.
L’andamento del terreno è tale da creare un microclima che beneficia delle escursioni termiche tipiche delle colline piemontesi: le notti fresche favoriscono freschezza e tensione aromatica, mentre le giornate soleggiate contribuiscono alla piena maturazione delle uve Nebbiolo.
Suolo e struttura geologica
Il suolo di Arione mostra caratteristiche miste: non siamo ancora nell’area più calcarea “pura” di Serralunga, ma vi è una componente sabbiosa e argillosa che conferisce al cru una sorta di leggerezza, delicatezza e finezza insolite per la denominazione. In altre parole, qui la matrice minerale è ben presente, ma il saldo tra struttura e grazia si sposta verso un profilo più elegante rispetto ai cru più “robusti” della zona.
Da quando è entrato nel patrimonio Conterno, Arione è pensato come un vino “core”, posto subito sotto il livello del Monfortino, capace di raccontare in modo diretto e articolato il terroir che condivide una certa vicinanza con Francia. In effetti, una parte delle uve di Arione confluisce anche nella base della riserva Monfortino nelle annate che lo richiedono, rendendo il legame tra questi cru particolarmente stretto.
L’obiettivo di Conterno con Arione è ottenere un Barolo capace di combinare la tipica struttura potente di Serralunga con una maggiore finezza e una tensione aromatica più evidente, valorizzando il contrasto interno tra potenza e grazia.
Il produttore: Giacomo Conterno
La cantina Giacomo Conterno, con sede nel cuore delle Langhe a Monforte d’Alba, è da lungo tempo riconosciuta tra le realtà più influenti e “cult” del panorama vinicolo piemontese. La famiglia Conterno ha radici nella viticoltura regionale che risalgono al XIX secolo, ma l’attività moderna prende forma con l’ufficializzazione dell’azienda nel 1900, quando Giacomo Conterno inizia a imbottigliare vini sotto la propria etichetta.
Con il passare delle generazioni, l’azienda ha mantenuto una visione fortemente tradizionalista: fermentazioni lunghe, uso esclusivo di grandi botti per l’affinamento, e grande rispetto per l’identità territoriale del Nebbiolo.
Negli anni ’70 la svolta decisiva: nel 1974 Giovanni Conterno acquisisce il vigneto Cascina Francia nel comune di Serralunga d’Alba, segnando il passaggio dall’acquisto di uve da terzi alla vinificazione di un patrimonio aziendale proprio. Da allora, la proprietà ha progressivamente integrato nuovi cru – Cerretta prima, e infine Arione – consolidando un intento di espressione puntuale e verticale del terroir.
Oggi Roberto Conterno guida la cantina con rigore e passione, portando avanti la tradizione tramandata dai padri, ma con una sensibilità moderna e un’attenzione maniacale ai dettagli in vigna e in cantina. La filosofia aziendale si fonda su produzioni limitate, basse rese, vendemmie manuali, e processi enologici che massimizzano la purezza varietale del Nebbiolo.
Tra le etichette simbolo: Monfortino, la riserva storica che incarna la visione massima dell’azienda, e i cru “normali” come Francia, Arione e Cerretta, ciascuno con un carattere preciso e riconoscibile.

