Descrizione
Terreno Le Bonille di Sopra Chianti Classico Riserva è ottenuto da un blend di vitigni Sangiovese, Colorino e Cabernet Sauvignon, provenienti dall’UGA Greve, sulla riva destra del fiume Greve. Le uve sono coltivate nel vigneto Le Bonille di Sopra, situato su terrazze con esposizione a sud e sud-ovest, a un’altitudine di 420 metri sul livello del mare. I terreni sono caratterizzati da un suolo di Alberese, composto da un impasto di arenarie con alta concentrazione di calcare, che conferisce una tipica conformazione “a scaglie” nota come galestro.
Le uve vengono raccolte a mano in piccole cassette per preservare l’integrità del frutto. La fermentazione è avviata con l’uso esclusivo di lieviti naturali e avviene in mastelle aperte da 10 hl, che favoriscono un’ottimale ossigenazione e maggiore complessità. Il vino matura per 24 mesi in grandi botti di rovere da 24 hl e, successivamente, affina per almeno un anno in bottiglia nella cantina di Terreno. Il contenuto di zucchero residuo è di 0,5 g/l.
Considerata una delle migliori annate del millennio, il 2019 ha offerto temperature equilibrate durante tutto l’anno, producendo vini eleganti e complessi, ideali per l’invecchiamento. Questa annata ricorda i grandi Chianti Classico degli anni ’80, con un potenziale di evoluzione straordinario.
Il Terreno Le Bonille di Sopra Chianti ClassicoRiserva presenta aromi invitanti di ciliegia matura, frutti di bosco e spezie pepate. Al palato, emergono note di frutta finemente conservata, con accenni di cioccolato e tabacco. È un vino corposo, con una spiccata freschezza e tannini molto eleganti, ideale per l’invecchiamento.
La versatilità del Terreno Le Bonille di Sopra Chianti Riserva lo rende perfetto per diversi abbinamenti culinari. Si abbina splendidamente con ricche zuppe di lenticchie e ceci, risotto con pecorino toscano e salsiccia, o una tenera bistecca alla fiorentina.
La cantina Terreno si trova nel cuore del Chianti Classico, vicino al paese di Greve in Chianti, dove la viticoltura è una tradizione che risale ai tempi dei Romani. La famiglia Ruhne ha iniziato a produrre vino nel 1988 e oggi la cantina è completamente autosufficiente dal punto di vista energetico, con l’obiettivo di passare Terreno alle generazioni future in condizioni migliori rispetto a quando è stata acquisita.