Descrizione
ROCCA DI MONTEGROSSI Ridolfo è l’ultima e rigorosamente limitata creazione di Marco Ricasoli Firidolfi (sono state prodotte solo 1.659 magnum). Il vino prende il nome da un capostipite della famiglia. La composizione 50% Cabernet Sauvignon e 50% Pugnitello simboleggia il connubio tra tradizione e modernità e allo stesso tempo rappresenta in modo impressionante il terroir delle colline del Chianti.
Vibrante e finemente scolpito, il 2015 colpisce fin dall’inizio. Un’ampia gamma di sentori: lavanda, spezie, liquirizia e moka si aprono con il tempo nel bicchiere. Il petalo di rosa e la cannella compaiono più tardi, aggiungendo luminosità e leggerezza. Cabernet Sauvignon e Pugnitello non sono varietà scontate da assemblare, in quanto sono, sulla carta, più simili che complementari. La combinazione così riuscita stupisce e impressiona.
Rocca di Montegrossi si trova a Monti nel comune di Gaiole in Chianti vicino alla chiesa romanica di San Marcellino.
La tenuta comprende circa 100 ettari; 20 dei quali sono vitati, altri 20 sono oliveti, e il resto è bosco. I vigneti sono su dolci colline orientate a sud-est con terreni argillosi calcarei, ad altitudini tra 340 e 510 metri sul livello del mare. Il vitigno principale è il Sangiovese (13 ettari), seguito dal Merlot (2,5 ettari), mentre i restanti 4,5 ettari sono piantati a Canaiolo, Colorino, Cabernet Sauvignon, Pugnitello e Malvasia Bianca del Chianti.
Il nome Ricasoli è inestricabilmente legato non solo alla storia del Chianti, ma anche alla storia della Toscana. Geremia, il fondatore della famiglia Ricasoli-Firidolfi, fondò un castello (o Rocca) a Montegrossi nel VII secolo d.C. Nel 1141, il Castello di Brolio passò fra le proprietà di famiglia e i Ricasoli entrarono nel mondo del vino. Fu qui che il “Barone di ferro” Bettino Ricasoli creò la “ricetta” per il Chianti nel 1872.
Marco Ricasoli-Firidolfi, diretto discendente del Barone di Ferro, produce uno dei migliori Chianti Classico sul mercato.
La qualità è sempre fondamentale, ma anche il rispetto dell’ambiente e la conservazione delle risorse naturali rivestivano un’importanza cruciale per Rocca di Montegrossi. Nel 2006, è iniziato il laborioso processo di conversione alla viticoltura biologica, che è stato completato nel 2010. Marco utilizza pannelli solari per ricavare parte dell’energia necessaria per la sua cantina, mentre il resto proviene esclusivamente da fonti rinnovabili certificate.
Il Geremia Toscana IGT di Rocca di Montegrossi esprime il terroir di Monti in Chianti con le varietà di bordolesi: Merlot e Cabernet Sauvignon (rispettivamente 70% e 30%). Invecchia esclusivamente in barriques di Allier per circa 24 mesi, dopodiché viene imbottigliato senza filtrazione e affinato in bottiglia per altri 18 mesi. È un vino potente e intenso che mostra anche eleganza ed equilibrio, facendo emergere il carattere del terroir.