Descrizione
Splendido e morbido, il Fontalloro 2019 di Felsina è un altro vino simbolo della Toscana. Si presenta nel bicchiere con grande intensità e il vino è solo all’inizio della sua lunga traiettoria. Il Fontalloro è un sangiovese di spessore e generosità. Note di frutta matura sono intrecciate a sentori di spezie scure e cuoio. I tannini sono fini e ben integrati.
I vigneti, dai quali provengono le uve per la produzione del Fontalloro, si trovano all’interno del Chianti Classico nella parte alta di Fèlsina e nella denominazione del Chianti Colli Senesi (ad altezze comprese tra i 330 e i 407 metri s.l.m). I vigneti sono esposti principalmente a sud-ovest, e sono caratterizzati da terreni diversi: rocciosi, calcarei e argillosi, quelli del Chianti Classico; ricchi di sabbie, limo, piccoli ciottoli e sedimenti marini, quelli sul confine con le Crete Senesi. Prima annata di produzione 1983.
Era il 1966 quando Domenico Poggialini comprò la proprietà di Felsina nel comprensorio della Berardenga all’estremo sud della denominazione del Chianti Classico.
A quel tempo l’azienda esisteva prevalentemente per la produzione di olio, cereali e altri raccolti. Di vigne ce n’erano appena 2,5 ettari e mentre Domenico e suo figlio Beppe lavoravano duro per espandere le vigne e la cantina durante i primi anni, fu solo con l’arrivo di Giuseppe Mazzacolin a seguito del matrimonio con la figlia di Domenico, Gloria, che Felsina prese il volo.
Con Mazzacolin arrivò anche la consulenza enologica di Bernabei e l’esigenza di concentrarsi sul Sangiovese come vitigno principe dell’azienda al contrario della moda del periodo che vedeva affidarsi a vitigni bordolesi.
I vini di Felsina sono figli del loro terroir che è molto variegato. I suoli possono essere argillo-sabbiosi con depositi marini oppure sassosi (alberese) e poveri.