Descrizione
Il Brunello di Montalcino Montosoli di Altesino è senza dubbio uno dei vini più rinomati della denominazione.
Fra le prime etichette a introdurre l’idea di Cru da cui il nome Montosoli, un vigneto nella zona nord est di Montalcino. Una bottiglia dal grande potenziale di invecchiamento vista anche l’attenta selezione delle botti utilizzate (almeno due anni in botti di rovere di Slavonia e tre o quattro mesi in barriques Allier di media tostatura).
I vini di quest’azienda ci convincono soprattuto per la capacità che di assecondare ogni annata senza mai rinunciare al proprio timbro stilistico: Brunelli austeri, maturi e avvolgenti. Montosoli ne è la massima espressione.
Per la parte migliore del secolo scorso, Montalcino era un borgo medievale quasi abbandonato, meglio conosciuto per un vino da dessert chiamato Moscadello.
Altesino è uno dei pochi produttori di Brunello che ha contribuito ad invertire la rotta egli anni ’70 e ’80, rivoluzionando completamente la regione. Dopo aver acquistato la sua proprietà nel 1970, Giulio Consonno e i suoi collaboratori hanno avviato diversi anni di sperimentazione. Erano convinti che i rigidi requisiti di invecchiamento del disciplinare del Brunello di Montalcino impedissero loro di produrre il miglior vino possibile.
Il risultato era che i vini strutturati e tannici non mostravano il loro miglior potenziale se non affinavano almeno anche 3/4 in bottiglia. L’adozione di piccole botti di rovere francese e maturazioni più brevi ha fatto emergere il frutto, ammorbidito i tannini e donato equilibrio al sangiovese.
Seguendo questa strada in vini di Altesino si caratterizzano per finezza, eleganza e note fruttate ricche e vivaci.